Una lettera dal San Rafael

Buon giorno a tutta la comunità. Sono Sara del San Rafael. Sono le 5 del mattino e non riesco a dormire. Penso a voi e alla comunità di San Martino che 25 anni fa mi ha accolta. Ho un marito che mi ama, due figli adorabili e delle splendide amiche con le quali abbiamo dato vita 16 anni fa al San Rafael per tenerci compagnia. Sì, tenere compagnia a noi, mamme e nonne, che, nonostante tutti i nostri impegni, avevamo bisogno di qualcosa di nostro. Uno spazio dove poter parlare, confrontarci, arrabbiarci, ridere, piangere e pregare, con alti e bassi, per via anche di alcune “perdite” terribili. In tutti questi anni siamo riuscite, goccia dopo goccia, a riempire d’acqua un piccolo vaso, permettendo così a molti nostri amici di potersi “dissetare”: Padre Aldo, Suor Veronica, i terremotati dell’Umbria, la Città della Speranza, Pippo Zaccaria con i bambini del Kenya, la Lega del Filo d’oro, il piccolo banco alimentare. Tutto questo è stato possibile grazie alle abili mani di mamme e nonne e all’aiuto concreto di questa comunità. Quando si avvicina a Natale e la tensione mi assale per la paura di non riuscire a “vendere” tutti i lavoretti fatti a mano, ripeto a me stessa e alle amiche del S. Rafael: “Sara, non preoccuparti; ragazze, non preoccupatevi: la comunità ci vuole bene, San Martino ci vuole bene! Riusciremo anche stavolta”. E così accade. Scusate la lunghezza del testo, ma volevo dirvi che con immensa gratitudine ringraziamo la comunità che in tutti questi anni ci ha supportato e sopportato, e che ha pensato a noi in occasione della festa di S. Martino. L’arrivo del Natale porti rinnovato amore nelle nostre famiglie. Paola, Sara, Rossella, Alessandra, Cristina, Lucia, Antonietta, Angelina, Lidia, Giorgia, Rossana, Luisella, Milva, Diana e tutte le mamme che negli anni si sono rese presenti al San Rafael.