L’aspetto strutturale
Noi ci poniamo questa domanda: «Cosa serve oggi ai cristiani per incontrare il Signore, per maturare nella fede, per celebrare i misteri e crescere come discepoli e testimoni?». Questo infatti non è il tempo della “conservazione”, ma del rilancio dell’annuncio evangelico per far crescere la vita cristiana della nostra gente.
Nel lontano 2004 i vescovi italiani si erano espressi così: «Le parrocchie non possono agire da sole: ci vuole una pastorale integrata in cui, nell’unità della diocesi, abbandonando ogni pretesa di autosufficienza, le parrocchie si collegano tra loro, con forme diverse a seconda delle situazioni […] Più che sopprimere parrocchie limitrofe accorpandole in una più ampia, si cerca di mettere le parrocchie in rete in uno slancio di pastorale d’insieme».
Provo a suggerire alcune indicazioni concrete per avviare il processo della nascita delle comunità cristiane sinodali.
Le comunità cristiane sinodali sono state istituite dal vescovo con un decreto che porta la data dello scorso 11 giugno, festa dei nostri Patroni. Vengo istituite “ad experimentum” nel senso che lungo il cammino verificheremo se saranno necessari dei correttivi.
In ciascuna comunità cristiana sinodale c’è un parroco o dei co-parroci dei quali uno è il moderatore e responsabile ultimo. Ci sono anche altri presbiteri come collaboratori fissi o festivi. Ricordo, a questo proposito, che oggi possiamo permetterci questi aiuti festivi, ma nei prossimi anni potrebbe esserci un prete per ogni comunità cristiana sinodale.
La scelta di questo nuovo percorso va condivisa con i consigli pastorali delle singole parrocchie arrivando a formare un solo consiglio pastorale della comunità cristiana sinodale. Sarà compito della diocesi elaborare uno statuto e un regolamento per la costituzione, nei prossimi anni, dei nuovi consigli pastorali con modalità elettive e dove siano rappresentate tutte le singole parrocchie.
Per ora ogni parrocchia avrà il proprio consiglio per gli affari economici, ma ci attende un percorso di unificazione anche di questi organismi. Istituiremo la figura dell’economo parrocchiale che assieme agli economi di tutte le parrocchie della comunità cristiana sinodale formeranno il consiglio per gli affari economici della comunità cristiana sinodale.
La carenza di preti, ma soprattutto la valorizzazione del comune battesimo, chiede a tutti i cristiani di assumersi delle responsabilità nei vari ambiti della catechesi, della formazione, della liturgia e della carità. Ci attende un importante lavoro di formazione degli operatori di pastorale.
Un piccolo ma importante segno del nuovo percorso è la stampa di un unico foglietto della comunità cristiana sinodale con indicate le varie notizie, gli appuntamenti, i luoghi e gli orari dei momenti formativi, e delle varie celebrazioni.
Ogni comunità cristiana sinodale dovrà organizzarsi tenendo conto delle proprie particolarità, perciò non c’è un unico modello applicabile per tutta la diocesi.