5 gennaio 2025: II Domenica dopo Natale

LETTURE DEL GIORNO

Il mistero del Natale, narrato da Luca in questi giorni nella sua dimensione storica, viene oggi presentato da Giovanni per mezzo di una stupenda sintesi teologica.
Colui che è nato a Betlemme è il “Verbo”, cioè la Parola che Dio ha pronunciato fin dall’eternità, che ha dato origine alle realtà create e che manifesta la sua volontà di condurle alla perfezione. Nella prima lettura viene descritto come la “sapienza” che governa il mondo e ha posto la sua tenda a Gerusalemme, in mezzo al popolo eletto.
Viene descritto anche come la vita e la luce. In lui infatti tutto è stato creato e in lui tutto prende significato.
Egli è il Figlio unigenito del Padre che rivela tutta la gloria di Dio, il suo infinito amore.
Purtroppo non è stato riconosciuto da tanti suoi contemporanei e quindi non è stato accolto, ma le tenebre non sono state capaci di soffocare quella luce. Giovanni Battista ne ha dato testimonianza e ha preparato i cuori a ricevere questo immenso dono.
Coloro che lo hanno accolto, invece, hanno partecipato alla sua stessa vita e, illuminati dalla sua luce, sono diventati figli di Dio, non secondo la carne e il sangue, ma generati direttamente da Lui.

San Paolo nella seconda lettura sottolinea che questo progetto riempie la nostra vita e quella di tutta l’umanità di una grande speranza. Un giorno infatti entreremo nella gloria di Dio, con tutti i santi, e saremo santi e immacolati di fronte a lui nell’amore.
Noi che contempliamo la sua gloria saremo fatti partecipi di questa eredità.

 

Insegnamento catechistico

La nascita del Figlio di Dio nella carne di un uomo
porta a compimento un progetto d’amore
che Dio ha da sempre sull’umanità e sulla storia.
Noi siamo chiamati ad accoglierlo nella nostra vita
e questo progetto si realizzerà:
diventiamo figli di Dio e saremo partecipi un giorno della sua gloria.