La speranza non delude

L’indulgenza apre al futuro, a una rinascita, a un modo diverso di vivere. Un futuro rischiarato dall’abbraccio misericordioso di Dio che ci fa leggere il passato in modo diverso e ci apre alla speranza. Per questo papa Francesco ha scelto la speranza come chiave di lettura del prossimo giubileo. «La speranza non delude» (Spes non confundit) afferma Paolo (Rom 5,5) e l’Anno Santo ci chiede di essere pellegrini di speranza.
La speranza cristiana non è generico ottimismo, ma si fonda sulla Pasqua di Cristo che ha vinto la morte e ci fa dire ogni domenica: «Credo la vita eterna». La fragile barca della nostra vita è ancorata nella Pasqua. «La speranza cristiana – scrive il Papa – consiste proprio in questo: davanti alla morte, dove tutto sembra finire, si riceve la certezza che, grazie a Cristo, alla sua grazia che ci è stata comunicata nel battesimo, la vita non è tolta ma trasformata».
Crediamo che dopo la morte ci sarà «la vita eterna che consiste nella comunione piena con Dio, nella contemplazione e partecipazione al suo amore infinito […] La felicità è la vocazione dell’essere umano, un traguardo che riguarda tutti […] Abbiamo bisogno di una felicità che si compia definitivamente in quello che ci realizza, ovvero nell’amore, così da poter dire: sono amato, dunque esisto ed esisterò per sempre nell’Amore che non delude e dal quale niente e nessuno potrà mai separarmi».
La speranza cristiana, ancorata alla Pasqua, nutrita dalla gioia di sentirsi amati e sempre perdonati, non delude, ma ci accompagna nel cammino della vita, ci dà forza nelle difficoltà al punto che Paolo arriva dire: «Ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza» (Rom 5,3-4).
Il Giubileo è uno di quei momenti forti di cui tutti abbiamo bisogno per rinnovare la nostra fede e irrobustire la nostra speranza. Il perdono è il dono che Dio ci fa in quest’anno, il pellegrinaggio è il segno del nostro cammino e ci fa pellegrini di speranza.
Il Papa ci invita a concretizzare questo Anno di grazia lavorando e pregando per alcune sfide del nostro tempo: la pace, la vita e la maternità, i carcerati, gli ammalati, i giovani, i migranti e gli anziani, i poveri e il creato.