Il Giubileo a Chioggia

L’Anno santo si inserisce nel nostro cammino per costruire comunità cristiane sinodali a partire dall’ascolto della Parola e dalla conversione che il vangelo ci chiede. È una provvidenza speciale intrecciare questi tre percorsi: le comunità cristiane sinodali, la Parola e la grazia che il Giubileo ci porta. Scrive il Papa: «Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuti a trovare le ragioni».   L’Anno Santo può essere un anno di grazia e di rinnovamento personale e comunitario, un anno in cui celebrare la possibilità di cambiare a cominciare da noi, ma anche insieme attorno alla Parola nelle nostre comunità cristiane. È la Parola che ci indica il cammino personale e comunitario.

Il pellegrinaggio a Roma

Il pellegrinaggio ha come prima meta Roma e le tombe degli Apostoli. In questo Giubileo, a differenza di altri, solo nelle Basiliche romane il Papa aprirà alcune porte sante.  Noi vivremo come diocesi il pellegrinaggio a Roma dal 9 all’11 settembre 2025. Mercoledì 10 settembre sarà il momento centrale: l’udienza con papa Francesco, l’ingresso nella Basilica di San Pietro per la porta santa e la celebrazione dell’Eucaristia. Il pellegrinaggio prevede due modalità: una più breve e una più lunga.

Tutti partiremo martedì 9 e faremo tappa ad Assisi per un momento penitenziale, poi raggiungeremo Roma e il giorno dopo vivremo l’incontro col Papa e la messa a San Pietro. Il pellegrinaggio breve prevede il rientro la sera stessa di mercoledì 10, quello lungo prevede di restare a Roma ancora un giorno e pregare nelle altre Basiliche giubilari.

Il pellegrinaggio alla Cattedrale di Chioggia

Lungo tutto l’Anno giubilare ogni comunità cristiana sinodale o unendosi come vicariato, è invitata a compiere il pellegrinaggio alla Cattedrale nei tempi e nelle modalità che riterrà più opportuni. Il vescovo accoglierà in Cattedrale i pellegrini e presiederà la Messa.

Il sacramento della Penitenza

Papa Francesco ci ricorda l’importanza del sacramento della Penitenza: «La riconciliazione sacramentale non è solo una bella opportunità spirituale, ma rappresenta un passo decisivo, essenziale e irrinunciabile per il cammino di fede di ciascuno. Lì permettiamo al Signore di distruggere i nostri peccati, di risanarci il cuore, di rialzarci e di abbracciarci, di farci conoscere il suo volto tenero e compassionevole. Non rinunciamo dunque alla confessione».

In alcune chiese ci sono dei penitenzieri, cioè dei presbiteri a cui è stato dato questo compito in modo particolare: la Cattedrale e la chiesa di san Francesco a Chioggia, la chiesa della Madonna di Lourdes e il Santuario della Navicella a Sottomarina, il duomo di San Mauro a Cavarzere. A questi luoghi aggiungo, per questo anno particolare, la chiesa delle Clarisse per la zona sud della diocesi; anche in questo luogo sarà presente un sacerdote per le confessioni.