23 marzo 2025: III Domenica di Quaresima

LETTURE DEL GIORNO

Il Vangelo di oggi (Lc 13,1-9) ci porta a riflettere sulla chiamata alla penitenza, in modo urgente e deciso.
Gesù, rispondendo a una domanda, fa riferimento a dei fatti tragici, come la morte di alcuni galilei e il crollo della torre di Siloe, per farci riflettere su come affrontiamo il dolore e la sofferenza.
Gesù non ci invita a cercare un significato misterioso o una colpa nascosta nei drammi della vita, ma a cogliere l’opportunità di pentirci e di convertirci. La sofferenza non è mai una punizione diretta di Dio, ma può essere l’occasione per riflettere sulla nostra vita e tornare a Dio.
La parabola del fico sterile, che segue, ci ricorda che, se non portiamo frutto, siamo chiamati a cambiare, a dare segno di un vero cambiamento. Dio è paziente, ma la sua pazienza non è infinita: se non ci convertiamo, il nostro cuore rischia di diventare sterile e inutile.

La Quaresima è il tempo favorevole per ascoltare la voce di Dio che ci chiama alla conversione. Non è il momento di rimandare o di pensare che “tanto c’è tempo“, ma è il momento di rispondere con sincerità alla chiamata di Dio. Come Mosè, siamo chiamati a riconoscere la presenza di Dio nel nostro cammino quotidiano; come il popolo di Israele, siamo invitati a vivere una salvezza che è per tutti. Siamo tutti invitati a camminare verso la Pasqua con un cuore rinnovato dalla misericordia del Signore.


Insegnamento catechistico

Il Signore Gesù ci fa conoscere il Padre che è nei cieli.
Egli è paziente, attende che noi cresciamo e diamo frutto,
ma ci offre anche tante occasioni da non sprecare
per fare il bene ed evitare il male.