13 aprile 2025: Domenica delle Palme

LETTURE DEL GIORNO

Nella scena dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme si compie ciò che era stato scritto dal profeta Zaccaria: “Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina”. È un re di pace rivestito di semplicità.
Questo meraviglioso passo del Vangelo parla con delicatezza dell’umiltà di Gesù. Non arriva montando un brioso destriero, ma un modesto e tranquillo asino.
È Re e il suo potere si estende sino ai confini della terra. Gesù è re, e per questo entra così solennemente a Gerusalemme, ma senza violenza, senza proclamare una insurrezione contro l’esercito romano. La sua autorità sgorga dalla semplicità, dalla pace di Dio, unica sorgente di un potere che salva.
Quando si avvicina il momento della passione e Gesù vuole manifestare in modo espressivo la sua regalità, entra trionfalmente in Gerusalemme cavalcando un asinello!

La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada” dove doveva passare Gesù, come gesto di intronizzazione. Gli davano il benvenuto anche con rami di alberi, mentre lo acclamavano con le parole del Salmo 118 che lo proclamavano Messia: “Benedetto colui che viene nel Nome del Signore”, alle quali aggiungevano un grido “Osanna”, che significa “salvaci!”, “aiutaci!”. Questa acclamazione suona come una lode di giubilo e una esplosione di speranza anche per noi che ci prepariamo a vivere il mistero della Pasqua.


Insegnamento catechistico

Oggi facciamo festa a Gesù come fece la folla a Gerusalemme.
È un modo per dire che riconosciamo la Sua presenza in mezzo a noi.
Leggendo la Sua Passione comprendiamo quanto ci ha amato,
e quanto continua ad amarci, perché quando celebriamo la Messa
ci viene donato il frutto della Sua morte e risurrezione.