In questi giorni, la Chiesa ci invita a contemplare insieme la luce e la speranza.
Nella festa di Tutti i Santi, guardiamo al compimento della vita cristiana: uomini e donne che hanno preso sul serio le Beatitudini e le hanno vissute nella quotidianità, trasformando tutto in amore, anche la propria debolezza.
Nella Commemorazione dei Defunti, invece, ricordiamo con affetto coloro che ci hanno preceduto, affidandoli alla misericordia di Dio nella certezza della risurrezione.
Le Beatitudini ci ricordano che la santità non è privilegio di pochi, ma cammino aperto a tutti: ai poveri di spirito, ai miti, a chi piange, a chi costruisce la pace. È la via del Vangelo che trasforma il dolore in speranza, la morte in vita, la memoria in preghiera.
Celebrando i Santi e pregando per i Defunti, riscopriamo che la santità e la vita eterna non sono lontane: cominciano qui, quando scegliamo di vivere le Beatitudini, fidandoci dell’amore del Padre che fa di noi, già ora, suoi figli.
Insegnamento catechistico
Essere “beati” vuol dire essere felici come Dio vuole,
non perché tutto va bene, ma perché scegliamo l’amore ogni giorno.
E se viviamo così, anche noi – un po’ alla volta – diventiamo santi!
Noi non vediamo più i nostri cari che sono morti,
ma Dio li tiene stretti a sé con tanto amore.
Con la preghiera, la celebrazione dell’Eucaristia
e la visita al cimitero
entriamo anche noi fin d’ora in questo amore.
