PANE, PESCE E FUOCO DI BRACE

Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce (Gv 21,1-19)

L’annuncio della Risurrezione di Gesù, che le donne avevano ricevuto al sepolcro, conteneva un invito per gli apostoli: tornare in Galilea, là dove tutto era iniziato, perché lì avrebbero rivisto il loro Maestro.
Ma quando? Dove? Le indicazioni date agli apostoli non erano state molto precise.

Così il Vangelo racconta di alcuni discepoli che al lago di Tiberiade tornano alla loro vita quotidiana, al loro mestiere di sempre: la pesca.
Gesù si manifesta risorto nell’ordinarietà della vita, tra le barche, le reti, il fuoco di brace, il pane e il pesce, quello portato da Lui e quello pescato dai suoi.

Ancor oggi questo è il suo stile inconfondibile: entrare a contatto con noi e con la vita, quella vera senza maschere e finzioni, quella fatta di gioie e dolori, di fatiche e speranze. Lui, presente e vivo accanto a noi, non ci sostituisce. Ma ancora, per mezzo della Chiesa, ci capisce, ci incoraggia, ci accompagna.